E’ possibile coltivare la gioia?

 

per poter rispondere a questa domanda, dobbiamo prima farne un’altra: cosa sono le emozioni?

Ti senti in grado di controllarle o sei sotto il loro controllo?

 

Sai che l’ambiente che ti circonda influenza profondamente il tuo stato d’animo?

Le emozioni rispetto ai pensieri vengono considerate più difficili da gestire. C’è chi è sopraffatto dalla rabbia nelle discussioni, nel traffico, oppure dalla gelosia, dalla paura.

 

A causa del loro potere viscerale, le emozioni hanno su di noi più potere dei pensieri. I pensieri viaggiano nel cervello tra neuroni e neurotrasmettitori, lo fanno anche le emozioni ma in più, inondano il nostro corpo di ormoni. Fanno venire il mal di stomaco, ci fanno arrossire o sudare, ci fanno tremare le gambe.

Lo scopo delle emozioni è di spingerci all’azione, per questo attraverso gli ormoni arrivano a tutto il corpo. La parola emozione deriva dal latino e- movere, che significa “portarci fuori da noi stessi“.


Ma se le emozioni sono fuori dal nostro controllo, come possiamo generarle a nostro vantaggio?

 

Non possiamo “fabbricare” emozioni, possiamo però creare le condizioni che rendono più probabile il loro generarsi dentro di noi. Possiamo fare attenzione a cosa fa scaturire in noi la gioia ad esempio, così imparare ad attrarla lavorando anche sull’ambiente che ci circonda.

 

Sapresti dirmi quali sono i ricordi felici che influenzano la tua vita? Che colori associ a quei ricordi, quali oggetti o ambienti?

Sai che individuare i TUOI colori e le tue forme della gioia può influire positivamente sulla tua vita di tutti giorni?

 

Sarai d’accordo con me nell’affermare che, è più probabile che la gioia sorga in un luogo colorato che in uno squallido, in un locale dal design curato piuttosto che nei cupi ambienti di un ufficio.

 

Non dico che la gioia non possa apparire in altri luoghi; spesso lo fa, ma come si dice: catturi più mosche con il miele che con l’aceto.

Con questo articolo voglio aiutarti a circondarti di miele invece che di aceto, vuoi provare?

 

Le emozioni “bloccate”

L’educazione, l’età, le esperienze che hai vissuto, il contesto sociale, ci sono molte cose che possono “bloccare” le emozioni.

Un esempio si ha nelle persone che hanno vissuto grossi traumi, le emozioni possono essere soffocate, portando conseguenze di vario tipo e diventando un vero e proprio veleno per l’organismo. Allo stesso tempo le emozioni represse, possono esplodere senza controllo in momenti inopportuni.

 

Non hai bisogno di aver subito traumi per scoprire che anche tu hai difficoltà a vivere alcune emozioni, con consapevolezza.

 

Nelle visualizzazioni (meditazioni guidate) ad esempio, viene spesso proposto l’incontro con il proprio IO bambino. In queste occasioni, anche persone che hanno grandi difficoltà a piangere, improvvisamente scoppiano in pianti copiosi e singhiozzi, sbloccano così le emozioni represse, che tanto logorano il nostro essere.

Queste pratiche, servono a far vivere le emozioni in modo da sfogarle. Reprimere le emozioni ti porta a sentimenti di frustrazione e impotenza, mentre esprimerle ti aiuta a superare l’emozione per poter agire e crescere, comprendendo il significato dell’esperienza.

 

E se ti dicessi che si possono creare degli “interruttori magici” per aiutarti a far emergere le tue emozioni e vivere questa catarsi?

 

Gli interruttori della gioia

Ognuno di noi ha i suoi “interruttori” e a seconda del momento, possiamo attivarli se li conosciamo. Io ad esempio quando mi sento triste, metto su la mia playlist della gioia e con la musica nelle orecchie, vado a camminare tra i campi con il mio cane. La musica unita alla bellezza del paesaggio generalmente riescono a migliorare il mio umore. (se vuoi ascoltarla la trovi Qui)

La musica per moltissime persone è un ottima terapia per risvegliare sentimenti positivi come anche per assecondare e quindi far sfogare sentimenti di tristezza.

 

Sono sicura che anche tu in alcuni momenti, hai ascoltato canzoni tristi o che ti evocavano determinate emozioni, per poterti fare un bel pianto e sfogarti. Che sia per piangere o per rallegrarti la musica funge da canalizzatore di emozioni e ti da la possibilità di scaricare la tensione emotiva e stare meglio.

Ti consiglio dunque di raccogliere i brani che ti infondono carica e gioia e di ascoltarli come fossero una medicina, nei momenti di bisogno. Un po come fanno alcuni con la nutella, ma senza il rimorso tipico di chi si è mangiato un intero barattolo!

 

La musica è particolarmente utile per le emozioni negative, quelle che reprimi perché ti fanno sentire vulnerabile, fuori controllo, dà loro modo di esprimersi.

Come ti dicevo sono utili anche per le emozioni positive, perché anche la gioia può rimanere bloccata. Come per la musica, anche i film sono un’ottima “terapia di scarico tensionale”.

Le persone troppo gioiose, che esternano facilmente i propri sentimenti ed emozioni, vengono spesso giudicate negativamente, certe modalità sono concesse solo ai bambini.

Le critiche, le prese in giro, la sensazione di essere fuori dai canoni, spesso ci portano inconsciamente a trattenere le emozioni, anche quelle positive come la gioia.

 

La gioia per innescarsi ha bisogno di bellezza, di arte, musica, storie, immagini, paesaggi, incontri, condivisione, gratitudine e sensazioni che possano aiutarla a venire fuori.

Ogni innesco ci dà l’opportunità di diventare la causa del nostro stesso appagamento.

 

Attraverso l’Ambient Therapy, lavoro con te per farti scoprire i tuoi interruttori magici, per circondarti di stimoli che costantemente trasmettano al tuo inconscio emozioni positive.

 

Se hai letto altri dei miei articoli, sai che la prima cosa da fare è guardarti intorno con calma e chiederti: che emozioni mi trasmette questo quadro, questo mobile, questo colore… ?

Tra le tante cose che possiedi, cosa vale davvero la pena avere intorno?

Se osservando qualcosa che hai intorno ti è tornato in mente un ricordo felice, hai sorriso o ti sei perso in un viaggio nel passato, ecco quello potrebbe essere uno dei tuoi “interruttori”.

Per trovare i tuoi interruttori devi riconoscere cosa ti stimola in positivo e così circondarti di sensazioni positive. Se ti circonderai di cose che al tuo inconscio trasmettono felicità e gioia, sarai naturalmente più felice perché il tuo livello di benessere si alzerà come un’asticella. Anche le esperienze negative avranno un impatto meno prepotente sul tuo umore.

 

La gioia tra psicologia e scienza nell’Ambient Therapy

Come sai, sono un’appassionata di neuroscienze e di discipline olistiche come: Cromoterapia, Feng Shui, Aromaterapia ecc. Metto insieme queste conoscenze per aiutare i mie clienti a trasformare una scomoda “casa contenitore” in una accogliente e rigenerante “casa nido” piena di stimoli e interruttori.

 

Un passo decisivo, che ha ulteriormente migliorato i risultati ottenuti dai miei clienti, è stato l’introduzione all’interno del progetto Ambient Therapy, dell’ Ipnosi Dinamica Tecnica che ho appreso dallo psicologo Stefano Benemeglio e che attualmente continuo ad approfondire, seguendo i corsi della sua scuola.

 

Fondendo neuroscienze, psicologia, ipnosi dinamica, discipline olistiche ed estetica degli ambienti, lavoro sulle esigenze della singola persona alla scoperta degli interruttori magici, capaci di migliorare la vita di tutti i giorni partendo dalle piccole cose e, persino di modificare la qualità dell’esistenza in modo gioioso.

Selezionare i colori giusti per la singola persona, in modo che possa circondarsene, trovare le forme che più gli risuonano, gli arredi e i complementi che innescano ricordi ed emozioni felici, questo attiva gli interruttori.

 

Potresti iniziare a cercare tra i tuoi ricordi cosa ti rende felice e fare attenzione a cosa avevi intorno in quei momenti. Quali odori, colori, musica, arredi ci sono in quei ricordi? Stavi accarezzando un soffice cuscino di velluto o guardavi la fiamma di un camino? Immergersi nei ricordi gioiosi e tirarne fuori piccoli dettagli da portare nella tua vita di tutti i giorni è il secondo passo che dovrai fare.

 

Tutti abbiamo vissuto momenti felici e di gioia eppure raramente ci soffermiamo a ripercorrerli e cercare di riviverli nei dettagli. Dostoevskij diceva che alcuni ricordi ci salvano la vita, proprio per il loro potere di ricordarci che non ci sono solo momenti difficili. Più è vivido e dettagliato il ricordo più saranno forti le emozioni che emergeranno.

Se non riesci a rievocare chiaramente i dettagli dei tuoi ricordi felici non ti preoccupare, se non lo fai mai è normale. Ti invito a prenderti 10 minuti ogni giorno, ad occhi chiusi, con della musica adatta se vuoi e praticare l’esercizio del ricordo dettagliato di questi momenti. Vedrai che dopo poco inizierai a ricordare con molta più facilità e con grande trasporto emotivo i tuoi momenti gioiosi.

 

Se lo vorrai potrai fare questo esercizio con il tuo partner o con i tuoi figli, una volta portato alla mente il ricordo a turno ve lo racconterete. Ti assicuro che oltre ad avere ognuno un gran beneficio da questa pratica, anche il rapporto con l’altra persona ne gioverà.

Con semplici esercizi come questi puoi fare già un gran lavoro per trovare ed applicare i tuoi inneschi gioiosi.

Scendere in profondità

Come ti accennavo prima, ho deciso di andare molto più in profondità utilizzando l’Ipnosi Dinamica. Quando seguivo la scuola di Feng Shui era stato fatto l’esempio di un buon progetto per la cameretta di una bambina, nella quale erano stati inseriti elementi con forme naturali e il colore verde per stimolare la crescita, sensazioni di abbondanza ed energia.

Secondo gli “standard” tutto era ok, eppure la bambina non stava bene in quella stanza, aveva disturbi del sonno ed era particolarmente nervosa. Venne fuori che anni prima la bambina si era persa in un boschetto, ai genitori non sembrava una situazione capace di generare un trauma perché si era risolta velocemente, eppure a livello inconscio, quelle forme e colori facevano riemergere nella bambina la tensione di quei terribili momenti di panico e terrore.

 

Eccoci dunque al nocciolo: la mente dimentica, l’inconscio no.

 

Per costruire la tua casa nido devi non solo ritrovare i colori, le forme e tutto quello che ha fatto da cornice ai momenti più belli della tua vita, devi anche capire cosa NON inserire nei tuoi ambienti. Ovvero, cosa ti collega inconsciamente a ricordi negativi.

Per andare nel profondo e recuperarli applico l’Ipnosi Dinamica.

Non ti spaventare, non è una pratica nella quale si perde coscienza di sé anzi, si rimane coscienti e vigili ed è anche molto rilassante!

 

Quando si parla di ipnosi, in molti pensano alla perdita del controllo, alla possibilità di essere messi in condizione di fare qualcosa fuori dalla propria volontà e questo li spaventa, vedono un pericolo. Ma non è così, l’ipnosi è un fenomeno naturale che in diversa misura tutti sperimentiamo.

 

Quando siamo “rapiti” da un film, da un libro coinvolgente, assorti nell’ascoltare un insegnante o uno spettacolo, ogni volta che la nostra attenzione è focalizzata su qualcosa a tal punto da farci perdere il contatto con tutto il resto, siamo in ipnosi.

 

A me capita spesso quando lavoro, tante volte dimentico di mangiare e non mi rendo conto delle ore che passano. Per fortuna ho il cane che come un orologio svizzero mi richiama per la pappa o le passeggiate!

Durante le sedute di ipnosi dinamica, la persona non perde la consapevolezza di dov’è e cosa fa, semplicemente entra in uno stato di rilassamento che mi permette di dialogare con il suo inconscio e poter così individuare preferenze e rifiuti. Il professor Benemeglio lo chiama stato analogico per la possibilità tramite le analogie (forme, colori ecc. ) di far emergere i ricordi del passato e le emozioni ad essi collegate.

Con l’ipnosi dinamica, si supera la parte logica e si fa emergere quella emotiva, in modo da selezionare i ricordi piacevoli sedimentati nell’inconscio e capire che cosa ti attrae e ti da benessere.

 

Ci tengo a precisare che questo lavoro non ha a che fare con i colori preferiti, quelli spesso sono legati al periodo della vita, alle mode e al gusto e non è detto che inneschino i famosi interruttori che stiamo cercando.

Stiamo cercando gli inneschi del benessere interiore, quelli che si attivano a livello inconscio, senza che le mente cosciente se ne renda conto, attraverso le analogie positive.

 

Colori ed Emozioni

Come saprai i colori hanno delle proprietà e delle capacità stimolanti, il rosso e l’arancione scaldano gli ambienti, il blu e gli azzurri rilassano e si usano per questo nelle camere da letto. queste sono leggi che valgono per tutti ma, come nell’esempio della cameretta della bambina, andare ad un livello successivo, più profondo, ti permetterà di riconoscere colori, forme e oggetti legati alla tua personale esperienza felice, Questo passo, ti permetterà di trovare inconsciamente la gioia attraverso ciò che hai intorno.

 

Con l’Ambient Therapy lavoro sulla gioia innescata dall’ambiente, perché ricevere questi stimoli può veramente fare la differenza sulla qualità della tua vita. Attraverso questa ricerca sulla propria forma della gioia, si trova l’unicità di ognuno, si lavora sul sentimento di pienezza, non sulla correzione di quello di mancanza.

Mi capita spesso di pensare a come potrebbe migliorare la nostra società se ci fossero sempre più persone felici intorno a noi.

La felicità è contagiosa, lo dimostra anche la scienza ormai, perché quindi non iniziare dai nostri ambienti e dalle nostre vite per portare poi queste esperienze a chi abbiamo intorno?

 

Ho fatto mio questo concetto di Gandhi : “Sii tu il cambiamento che desideri nel mondo. Non aspettare di ricevere, fa in modo di dare quello che desideri ricevere.”

Mi auguro che con questi consigli tu possa già iniziare il tuo percorso per trovare gli interruttori capaci di migliorare la tua vita e renderla gioiosa.

 

Passa all’azione

Da dove comincio per imparare a vivere nella gioia?

 

Lo psicologo Franco Nanetti ha detto: “E’ importante sperimentare la gioia tutte le volte che possiamo, portandola dentro a ciò che facciamo. Se non vi è più entusiasmo nelle nostre abitudini, significa che dobbiamo abbandonarle. Senza la gioia, i cambiamenti non servono.”

– Ti consiglio di iniziare facendo caso a cosa ti fa sorridere e cosa invece ti spegne, cercando di portare più momenti positivi nelle tue giornate.

– Fai l’esercizio di osservazione dei tuoi ambienti, che ti ho proposto all’inizio dell’articolo, seleziona cosa ti trasporta su ricordi ed emozioni felici e cosa invece non ti trasmette nulla o addirittura ti collega a ricordi poco piacevoli, di questi ultimi se puoi liberatene.

– Pratica il ricordo felice, se puoi condividendo i ricordi con chi ti è caro.

– Crea le tue playlist di musica e film capaci di tirarti su l’umore.

– Allena la gratitudine, anche sulle piccole cose. Io ad esempio, nonostante siano anni che non lavo più i piatti a mano (cosa che detesto fare), sono grata dell’avere la lavastoviglie ogni volta che la carico. Sembra una sciocchezza ma senza questa, il mio umore sarebbe peggiore perché sarei costretta a fare qualcosa che non mi piace. Piano piano troverai centinaia di cose per cui essere grato, persino per un sorriso scambiato con un passante.

 

Vivere nella gioia serve a ricablare la mente e smettere di lamentarsi.

 

Inizia con questi esercizi per trovare in autonomia i tuoi inneschi gioiosi e non dimenticare di condividere i tuoi risultati! Se lo vorrai potremo andare avanti insieme per scoprire più in profondità le tue preferenze inconsce.

 

Happy ambient for happy people!