Il Feng Shui, moda o scienza?

Avrai sicuramente sentito parlare del Feng Shui, ormai si trovano consigli su come applicarlo in casa, anche nelle riviste che troviamo dal parrucchiere.

Eppure non si tratta di una moda nè di uno stile per persone ipnotizzate da scacciapensieri e fontanelle a batteria. Il Feng Shui è una disciplina molto antica di origine cinese, che lavora sull’equilibrio tra l’ambiente e l’uomo, un’arte che va compresa e interiorizzata, non applicata seguendo semplici passaggi uguali per tutti.

 

In questo articolo scoprirai perchè il Feng Shui “de nojartri” è un inganno e come invece poterlo declinare sulle tue reali necessità in modo da migliorare realmente la tua vita.

 

Che cosa è quindi il Feng Shui (quello serio)?

Il Feng Shui studia gli effetti psicofisici dell’ambiente sull’uomo, allo scopo di allineare gli stimoli suscitati da questo ambiente su chi lo vive.

In altre parole, il Feng Shui fa in modo che uno spazio apporti alla parte inconscia della mente, attraverso le sue caratteristiche, gli stimoli migliori per favorire le attività che lì vengono svolte. Migliorando così le prestazioni, il benessere generale della persona e facendo “consumare” meno energie e tempo.

 

E chi non vorrebbe avere più energie e svolgere i compiti giornalieri con più grinta e meno dispendio di tempo?

Sappiamo infatti che gli stimoli ambientali possono essere fattori di stress come di benessere, molti studi scientifici hanno dimostrato come ad esempio lavorare in ambienti rumorosi non solo riduca pesantemente la qualità del lavoro svolto e ne allunghi i tempi, ma possa addirittura generare rifiuto per il lavoro stesso da parte della persona e l’insorgere di diverse patologie psicosomatiche o persino malattie vere e proprie.

Progettare secondo il Feng Shui vuol dire quindi andare ad analizzare che tipo di reazioni ha l’uomo rispetto ai diversi stimoli ambientali e modellare così l’ambiente perché questi siano favorevoli per sostenere le attività da svolgere e persino rigenerativi per l’organismo.

Ti sei mai chiesto che messaggi invia il tuo ambiente, lavorativo e casalingo, alla tua mente profonda?

Probabilmente nemmeno fai caso a tanti piccoli ma pericolosi fattori di stress che giornalmente affaticano il tuo corpo e la tua mente.

 

In questo articolo voglio portare la tua attenzione proprio sui piccoli dettagli che, se compresi ed evitati, potranno portare grande giovamento alla tua salute ed al tuo umore.

 

Ma da dove arrivano questi messaggi?

Come abbiamo visto in altri articoli (Ambient Therapy), questi messaggi arrivano dalle forme, dai colori, dalle caratteristiche dello spazio, sia esterno che interno.

L’illuminazione artificiale e quella naturale, la forma e la disposizione degli arredi, i colori o la loro mancanza, nonché la loro applicazione a seconda dell’uso che viene fatto degli ambienti.

Ci tengo a precisare, visti i tanti consigli imbarazzanti che si trovano in rete, che il Feng Shui non è una pratica newage, tanto meno uno stile di arredamento o una moda ( non bisogna comprare arredi etnici o con stile asiatico né fare disegni nella sabbia dentro le vaschette!).

Il Feng Shui non è bioarchitettura in quanto non si limita alla selezione di determinati materiali o all’integrazione del verde negli ambienti, studia invece, come dicevo, le forme e la relazione tra gli arredi nella loro disposizione nello spazio.

Ovviamente l’unione tra queste discipline, come per le altre che ho messo insieme nel mio lavoro di Ambient therapy, permette di avere risultati veramente importanti e visibili con molta più rapidità ed incisività.

Non ti fare ingannare da certi articoli pensando che sia un compendio di regole e ricette da applicare in modo rigido, lo spazio migliore è quello modellato sulle esigenze della persona, del nucleo familiare o dei lavoratori. Diffida quindi da chi ti propone “to do list” per ottenere la casa Feng Shui, non si possono applicare regolette alla cieca, anche perché le regole non sempre sono applicabili a tutti i tipi di ambienti.

Le neuroscienze inoltre, hanno dimostrato come le pratiche applicate nel Feng Shui, siano effettivamente utili nel modificare in positivo gli ambienti per ricevere i corretti stimoli.

Non c’è quindi da credere o meno al Feng Shui, noi tutti siamo influenzati dall’ambiente che abbiamo intorno e oltre ad avere adesso anche numerosi studi scientifici a supporto, possiamo rendercene conto con semplici esempi di vita quotidiana.

 

Se la mattina ti svegli e c’è una bella giornata di sole oppure piove, il tuo umore in qualche modo è differente?

Come sono le tue energie?

Ci sentiamo naturalmente più carichi in una bella giornata rispetto a quando c’è maltempo.

 

Ora pensa alle luci al neon che ci sono in molti uffici o alle luci bianche di molte case e negozi, le luci bianche sono simili ad un cielo nuvoloso, bianco e piatto, uniforme.

Se al contrario si usano più fonti di luce per non avere una luce piatta e la temperatura della luce è più calda, inconsciamente il nostro cervello si allineerà sulla percezione di una giornata di sole e di un ambiente accogliente e rigenerante.

Diversi studi affermano che chi lavora in ambienti con luci calde e distribuite su più fonti di illuminazione, lavora meglio, è più efficiente, si stanca meno ed è più felice.

Gli elementi che abbiamo intorno possano fare grandi differenze sulla qualità delle nostre vite e sulla nostra salute, allontanandoci dalla malattia.

 

Ti invito a fare subito una prova! Se in casa hai delle lampadine a luce fredda, quelle bianche per intenderci, sostituiscile con lampadine a luce calda.

Importante: quando compri una lampadina assicurati che sia di buona qualità e non scegliere solo “luce calda”, la luce che piace al nostro cervello è la luce con indice IRC (indice di resa cromatica) prossimo a 100.

 

Voglio farti un altro esempio; ti sarà certamente capitato di fare delle foto in ambienti interni con luce bianca e vedere l’incarnato pallido e le occhiaie più accentuate. Questo non accade se sei esposto ad una luce calda, come se fossi al sole insomma.

Visto che il nostro cervello raccoglie informazioni tramite i sensi, se ti guardi allo specchio sotto una luce fredda o se vedi intorno a te tutte le persone con un incarnato grigiastro e dunque apparentemente malato, le sensazioni che il tuo cervello registrerà non saranno certo positive e questo influenzerà in negativo il tuo umore. Se ti vedrai con il viso stanco e pallido nello specchio, ti sentirai malato e stanco e se questo accade tutti i giorni finirai per ammalarti veramente!

 

Inoltre, utilizza più fonti di illuminazione e non soltanto il lampadario a soffitto. Mixare più sorgenti luminose, (sempre con luci calde mi raccomando, non fare pasticci!) suggerirà al tuo inconscio sensazioni di pienezza, benessere ed abbondanza. Ti sentirai più carico e il tuo umore sarà decisamente migliore. Se ti vedi bene e in salute allo specchio, ti sentirai più felice e più energico. E basta solo una luce a fare la differenza, provare per credere!

Un altro mito da sfatare è quello che il Feng shui, in quanto disciplina orientale, funziona per i cinesi ma non per noi occidentali.

Mi fa sorridere quando sento certe affermazioni.

 

L’uomo ha le stesse caratteristiche fisiologiche a prescindere da razza, cultura o luogo di appartenenza, siamo quindi soggetti alle stesse risposte fisiche ed emotive. Semplicemente alcune culture hanno saputo conservare più di altre il rapporto di ascolto con il corpo e con l’ambiente circostante.

 

In occidente tendenzialmente siamo scollegati da questi concetti, sia la medicina delle pillole che una certa visione scientifica, hanno fatto sì che non vengano più ascoltati i messaggi che il nostro corpo ci manda attraverso i disturbi ed il dolore. Si cerca subito di silenziarli eliminando le conseguenze e non indagando sulle cause scatenanti. Se hai l’emicrania prendi l’antidolorifico e via, non stai a pensare che magari la luce non è adeguata o che ci sono troppi ticchettii da tastiera intorno a te.

Osservando le abitudini e gli ambienti delle persone che soffrono continuamente di emicranie, si è visto che molte di loro nell’arco della giornate non sono mai in situazioni di silenzio.

L’udito ci serve per ascoltare ciò che abbiamo intorno, valutare se si avvicina un pericolo, in che ambiente ci troviamo e gli stimoli uditivi che riceviamo sono così processati continuamente dal nostro cervello per tenerci al sicuro. Sono informazioni in formato audio.

Se per tutto il giorno e magari anche durante la notte, il tuo cervello non fa che processare informazioni per stabilire che non sei in pericolo, siano questi i rumori del traffico o di un clacson provenienti dalla strada, le voci dei colleghi nelle scrivanie vicine, o qualsiasi altro rumore “di fondo” non farà altro che consumare inutilmente energie preziose e affaticare la tua mente a scapito della concentrazione e più in generale del tuo benessere.

Ma non ti preoccupare, non serve rifugiarsi in una baita di montagna tra le caprette che ti fanno ciao, per rilassare la mente e non subire questi stress, ci sono molte soluzioni che io stessa applico con ottimi risultati grazie all’Ambient Therapy.

Facciamo un passo indietro.

Feng shui vuol dire vento e acqua, <<il vento porta il Qi (ci), l’acqua lo trattiene>>

Yang-Yin il vento attiva, l’acqua calma.

Ma cosa vuol dire?

Prova a pensare ad una giornata di vento, come ti senti?

La gran parte delle persone quando c’è vento è più nervosa, questo perché il vento suggerisce all’inconscio energia, azione, non è un elemento che rilassa (il vento è Yang).

Al contrario l’acqua rilassa, se siamo stressati un bagno nella vasca ci distende (l’acqua è Yin).

Il Feng Shui cerca l’equilibrio tra Yin e Yang, tra azione e riposo.

Possiamo così utilizzare il Feng Shui sia per avere più concentrazione ed energia durante il giorno che per rilassarci e ricaricarci la sera.

Il Feng Shui studia il rapporto tra cielo e terra, cielo Yang e terra Yin, per portare equilibrio non solo negli ambienti costruiti ma anche rispetto a ciò che abbiamo intorno, ovvero paesaggio, edifici vicini, particolari condizioni atmosferiche dei luoghi.

 

Non si lavora solo sul piccolo, sul mobile o sul colore delle pareti, un ambiente realmente rigenerativo deve dialogare con numerosi fattori, anche esterni alla casa.

Nel Feng shui infatti viene considerato anche l’apporto dell’ambiente esterno sul condizionamento della persona. Ad ogni stimolo ambientale corrisponde una reazione istintiva, così come ad ogni reazione istintiva corrisponde una risposta fisica o metabolica (si attiva la secrezione di ormoni che ci condizionano).

Se ad esempio percepissi intorno a te un pericolo, immediatamente verrebbe rilasciata dell’adrenalina nel tuo corpo e questa condizionerebbe il tuo comportamento.

 

Se hai letto i miei articoli sai che amo cercare il perché delle cose e non applicare pedissequamente ciò che viene insegnato nelle diverse discipline.

Proprio grazie all’affiancamento tra le discipline olistiche e le dimostrazioni scientifiche degli studi di neuroscienze, possiamo trovare le risposte ad ognuna delle indicazioni del Feng Shui, sulla gestione degli spazi e la loro migliore organizzazione. In questo modo anche la parte razionale, che tanto pesa per noi occidentali, sarà saziata.

In questo e negli altri articoli in cui parlo di Feng Shui voglio quindi portare alla tua attenzione, tutti quei micro stress che causano il “corto circuito” a cui giornalmente sei esposto, in modo che tu possa notarli ed evitarli.

Non ti darò quindi una lista di cose da fare per trasformare la tua casa in una casa Feng Shui ma ti guiderò nel comprendere come migliorare la tua vita facendoti riconnettere con quello che ti circonda e modellarlo così a tuo favore.

Ti invito adesso a fare questi due semplici test:

  • Sostituisci tutte le luci fredde che hai in casa con luci calde ad IRC100
  • Crea più punti luce e non rimanere mai con la sola luce del lampadario (già accendere una piantana farà la differenza)
  • Fai caso ai rumori che fanno da sottofondo alle tue giornate, cerca di capire se riesci ad avere dei momenti di silenzio. Individua poi queste fonti di rumore e fai caso a quanto sono intense e se si sovrappongono ad altre.
  • Valuta quindi se puoi ridurle in qualche modo con soluzioni immediate (inserire delle piante per schermare i rumori, usare i tappi per le orecchie durante la notte, mettere dei gommini isolanti alle porte…). Se comunque i rumori continueranno ad accompagnarti, ti invito a leggere l’articolo dedicato allo stress ambientale causato dai rumori e le soluzioni che lì consiglio. Ma nel frattempo, cerca un luogo il più possibile silenzioso, un parco ad esempio, e trova almeno 20 minuti al giorno per una settimana per goderti il silenzio.

Fai queste prove e vedrai subito la differenza!

 

Ti invito, se lo vorrai ad approfondire i singoli argomenti tramite i link e condividerli con chi credi possa trarne beneficio.

Ascolta te stesso e goditi le tue sensazioni!